L’Associazione AlatriViva, ancora presente nei piani e progetti della Regione Lazio.
Nello specifico
l’Assessorato alla Formazione, Ricerca, Scuola Università e Turismo, ha
adottato Processi di
rafforzamento della partecipazione attiva e dei processi di apprendimento da
attuare nelle scuole della Regione Lazio.
IL BANDO
È stato approvato l’Avviso Pubblico FUORICLASSE (seconda edizione) per
la presentazione di proposte progettuali che puntano a rafforzare la
partecipazione attiva e i processi di apprendimento, da attuare nelle scuole
della Regione Lazio.
In particolare, gli obiettivi sono aumentare l’occupazione dei giovani,
offrendo l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del lavoro già
durante il percorso di studi, e ridurre il fallimento formativo precoce e la
dispersione scolastica, attraverso la realizzazione di azioni che favoriscono
la permanenza nei contesti scolastici e formativi.
In linea con quanto indicato nella Strategia Europa 2020, al fine di
incidere sui livelli persistenti di abbandono scolastico e formativo che
caratterizzano il territorio regionale, pari al 12,5% e in lieve aumento nel
2014 (fonte: Eurostat, 2015), attraverso l’Avviso “Fuoriclasse” la Regione
intende sviluppare percorsi legati al campo dell’istruzione.
A tal fine, nell’ambito della programmazione unitaria 2014-2020 è stata
individuata l’Azione Cardine n.18 “Progetti speciali per le scuole”. Con tale
Azione la Regione mira ad attuare azioni sistematiche che impattino sul
mondo della scuola: sul fronte dell’offerta di servizi, proponendo percorsi
che meglio si adattino e rispecchino le esigenze e le aspettative dell’utenza
aprendo, ancor più, il mondo dell’istruzione e della formazione verso l’esterno
anche con il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle imprese, in una
accezione allargata; all’interno della scuola sul versante dei docenti e
formatori, per l’impiego di metodologie didattiche che possano favorire la
permanenza degli studenti nei contesti scolastici e formativi e l’acquisizione
delle competenze; su quello degli studenti con la proposta di percorsi a
supporto della permanenza nei sistemi di istruzione e formazione nonché della
costruzione di progetti orientati alla prosecuzione degli studi o
all’inserimento nel mondo del lavoro.
Per garantire un’ampia partecipazione di soggetti pubblici e privati, che
operano nel campo dell’istruzione, e la massima diversificazione delle
tipologie di intervento, si prevede la concessione di contributi economici
per la realizzazione di interventi da attuare nelle scuole che, diretti ai
soggetti maggiormente esposti al rischio di abbandono scolastico e/o di
dispersione, possano rafforzare la motivazione all’apprendimento ed attivare
forme di compensazione dei deficit cognitivi.
Per agevolare la presentazione e realizzazione degli interventi, la Regione
ha previsto un soggetto specializzato a garanzia del supporto tecnico
specialistico ai promotori dei progetti, in particolare per quanto attiene
gli aspetti tecnico/amministrativi concernenti le procedure di accesso alle
risorse del FSE stanziate dall’Avviso nonché, in fase di attuazione delle
iniziative approvate, un servizio di accompagnamento e monitoraggio.
Interventi da realizzare
Gli interventi che si intendono realizzare sono relativi all’Azione Cardine
n.18 “Progetti speciali per le scuole” e si inseriscono nell’Asse I
Occupazione e nell’Asse III “Istruzione e formazione” del POR FSE Lazio
2014/2020 e, in particolar modo, nell’ambito delle Priorità di investimento 8
ii) “Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani” e 10 i)
“Ridurre e prevenire l’abbandono scolastico precoce e promuovere la parità di
accesso all’istruzione prescolare, primaria e secondaria di elevata qualità,
inclusi i percorsi di istruzione (formale, non formale e informale) che
consentano di riprendere percorsi di istruzione e formazione”. Gli obiettivi
specifici di riferimento sono, rispettivamente, l’8.1 “Aumentare l’occupazione
dei giovani”, in particolare offrendo l’opportunità di prendere contatto con il
mondo del lavoro già durante il percorso di studi e 10.1 “Riduzione del
fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa”,
quest’ultimo appositamente volto al contrasto del fenomeno attraverso la
realizzazione di azioni che favoriscono la permanenza nei contesti scolastici e
formativi anche attraverso la realizzazione di percorsi formativi
esperienziali.
L’intervento è articolato in 3
azioni:
- AZIONE A: esperienze brevi di apprendimento in situazione lavorativa
- AZIONE B: interventi a contrasto della dispersione scolastica
- AZIONE C: interventi di sensibilizzazione per la cittadinanza, la solidarietà, la legalità e la cultura ambientaleCiascuna azione prevede due principali componenti, entrambe obbligatoriamente previste nelle proposte progettuali, pur lasciando al proponente la possibilità di individuare modalità anche originali e innovative per il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati previsti dall’Avviso. Una prima componente, dimensionalmente prevalente nella realizzazione dei progetti, è quella formativa e relativa ad attività orientative, informative, didattiche in senso ampio; una seconda componente riguarda l’utilizzo di strumentazione e/o altri mezzi/materiali, soluzioni tecnologiche, comunicative, artistiche ecc.; tale componente è integrativa della prima e direttamente funzionale all’efficacia complessiva dell’intervento.Le proposte progettuali così concepite devono essere finalizzate al raggiungimento di tre principali risultati:
- incrementare le opportunità degli studenti di permanenza negli studi, di inserimento e inclusione sociale, di progettazione di percorsi di crescita formativa e professionale
- sviluppare l’innovazione per una didattica più attrattiva e partecipativa
- innalzare la qualità del sistema in termini di successo scolastico/formativo, di rafforzamento della professionalità dei docenti, di incremento delle capacità progettuali degli istituti/scuoleInterventi a contrasto della dispersione scolasticaGli interventi ammessi a contributo concernono azioni di contrasto della dispersione scolastica che coinvolgono studenti a rischio e non, cui viene offerta la possibilità di partecipare a percorsi che favoriscano la loro permanenza nel sistema scolastico e il loro successo scolastico.Le azioni dovranno essere articolate in contenuti e modalità realizzative ricomprese in una o più delle seguenti tipologie:
- azioni volte ad individuare formule di intervento, anche innovative, per gli studenti a maggior rischio di esclusione sociale;
- azioni volte a qualificare ed innovare l’offerta scolastica;
- azioni volte a stabilire relazioni più solide e personali tra la scuola, la famiglia, i giovani, in particolare se figli di immigrati, ed i loro compagni;
- azioni tese a sostenere gli alunni con diverse disabilità fisiche e psichiche;
- azioni di prevenzione e contrasto di fenomeni di razzismo, sessismo, omofobia e bullismo;
- azioni volte alla promozione della parità di genere.A titolo esemplificativo, per la definizione delle azioni, potrà essere previsto:
- alfabetizzazione al linguaggio cinematografico, televisivo, crossmediale, anche attraverso la ri-educazione alla percezione dei media;
- formazione negli studenti di una mentalità eco-sistemica;
- utilizzo di strumenti e tecniche nel campo dell’educazione ambientale;
- ricorso alla metodologia laboratoriale, anche nell’ottica dello sviluppo di una scuola delle competenze;
- diffusione delle arti performative (musica, danza, teatro) e delle attività sportive come strumenti educativi ed inclusivi.Tutti gli interventi dovranno essere realizzati nelle scuole del Lazio.Destinatari delle attività sono gli studenti delle:
- scuole primarie;
- scuole secondarie di primo grado;
- scuole secondarie di secondo grado.Gli interventi possono riguardare sia scuole pubbliche che paritarie.Destinatari degli interventi sono gli allievi frequentanti degli istituti scolastici statali e paritari della regione Lazio con la seguente distinzione nell’ambito delle Azioni previste:
- Azione A: i destinatari sono gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado
- Azione B e C: i destinatari sono gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.La partecipazione alle operazioni è a titolo gratuito. Non sono ammesse clausole tra il soggetto proponente e l’allievo, che prevedano eventuali partecipazioni finanziarie a qualunque titolo, da parte di quest’ultimo.IL PROGETTOL’associazione AlatriViva ha risposto al bando regionale presentato il progetto “GiocHando” che Con delibera della Regione Lazio del 16 Giugno 2017,Il progetto presentato attraverso l’avviso “Fuori Classe” della regione Lazio, che prevede la concessione di contributi economici per la realizzazione di interventi da attuare nelle scuole, al fine di ridurre e prevenire l’abbandono scolastico, aumentare l’occupazione dei giovani, sensibilizzare la cittadinanza verso valori quali solidarietà legalità e cultura ambientale, è stato finanziato.Le azioni sistematiche proposte nel progetto, la Regione prosegue, coincidono con gli obiettivi dell’amministrazione regionale, che intende impattare in modo positivo sul mondo della scuola, incrementando le opportunità degli studenti di permanenza negli studi, di inserimento e inclusione sociale, favorendo percorsi di crescita formativa e professionale, sviluppare l’innovazione per una didattica più attrattiva e partecipativa e innalzare la qualità del sistema in termini di successo scolastico/formativo, di rafforzamento della professionalità dei docenti, di incremento delle capacità progettuali degli istituti/scuole.Grazie al finanziamento, centinaia di bambini compresi tra le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado hanno potuto usufruire di un progetto sportivo senza eguali in via assolutamente gratuita.Il progetto ha preso inizio il 24 ottobre 2017 e terminerà il prossimo Giugno 2018.Progetto “GiocHando”Al progetto ha collaborato l’IC Alatri 2 – Sacchetti Sassetti che ha messo a disposizione il proprio materiale umano più sorprendente che mai madre natura abbia creato, i propri alunni; nello specifico il Dirigente Scolastico Prof. Angelo Urgera, ha sposato immediatamente i fini sportivi ed educativi che il progetto esprimeva.Inoltre l’IC, ha messo a disposizione i propri locali palestra in sede, che ha reso possibile l’attività inclusiva anche con gli alunni dell’IC Alatri Primo utilizzatori dello stesso impianto, grazie soprattutto alla disponibilità volontaria degli istruttori partecipanti al progetto, nello specifico i maestri Ettore Rosato, Carlo Costantini, Giuseppe Di Monte, Elisa D’Arpino e Marco Fanella. Nonché la disponibilità e partecipazione dei referenti scolastici Prof.ssa Prisco, Prof.ssa Sica e Maestra Giovanna Sarandrea.LA PALLAMANOLa pallamano, uno sport dinamico, formativo e divertente. Uno sport che richiede una forte dose di componente caratteriale; sviluppa il senso tattico, oltre le qualità percettive e decisionali. La pallamano è una scuola che insegna ai ragazzi a difendersi e a imporsi sviluppando lo spirito di squadra, sapendo che lo sport si pratica in uno spazio relativamente ridotto con una densità elevata di giocatori. Le decisioni devono, quindi, essere prese velocemente e con giudizio. La pallamano è uno sport che ben si adatta alle ragazze.All’età di 6-8 anni, si tratta piuttosto di corsi propedeutici e di avviamento alla pallamano che si basano su salti, lanci e corsa e comunque all’acquisizione degli schemi motori di base adattandoli al gioco-sport pallamano.I docenti e collaboratori insegneranno oltre la tecnica, le regole di gioco, il comportamento da tenere dentro e fuori dal campo e il rispetto per se stesso, la propria squadra e dell’avversario.PREMESSALa nostra Società con il progetto “GiocHando” recepisce gli intenti della Federazione che continua a rivolgere particolare attenzione ed impegno allo sviluppo qualitativo dell’attività giovanile per corrispondere, con le proprie proposte, alle esigenze formative dei bambini/e, ragazzi/e in età scolare. Le attività sportive rappresentano, infatti, un momento importante del complessivo processo di crescita dei giovani in quanto aiutano a prevenire e superare forme di disagio e criticità. In particolare, il progetto di avviamento alla pratica sportiva attraverso il gioco della pallamano, mira ad educare al benessere fisico e, mediante l’attività di gruppo, a costruire un processo di socializzazione tra i giovani, facendo loro acquisire il rispetto dei ruoli, l’accettazione delle regole, la conoscenza e la valutazione delle proprie capacità in funzione di mete comuni. Il Progetto “ GiocHando – Obiettivo Fair Play” vuole offrire proposte operative concrete, riconoscendo alla Scuola il ruolo di centro di aggregazione culturale e sociale del territorio. Esso intende certificare la reale possibilità di collaborazione tra il Mondo della Scuola ed il Mondo dello Sport, e costituisce un valido esempio di percorso educativo che valorizza la motricità come elemento essenziale dello sviluppo integrale della personalità e la pratica sportiva anche come strumento di benessere fisico. Per tali scopi si intende coinvolgere il numero più ampio di Scuole con le quali riuscire ad avvicinare i giovani studenti ad uno stile di vita il più sano possibile per la realizzazione del perfetto equilibrio tra adeguata attività motoria e corretta alimentazione.Ecco perché la Pallamano - Disciplina Olimpica - può essere considerata un utile strumento didattico sia al servizio degli alunni che degli insegnanti, nonché un importante vettore per la crescita sportiva di questo sport che ha bisogno di nuove ma molte più leve per poter portare la pallamano a livelli sportivi internazionali.La Scuola, inoltre, grazie all’autonomia raggiunta, rappresenta il luogo ideale nel quale potere dare vita a forme di Associazionismo a carattere sportivo e culturale al cui interno esaltare e dunque acquisire, a maggior ragione perché uno sport di squadra, i principi ed i valori del Fair Play.Nell’ottica di una collaborazione sinergica con la Scuola nonché di condivisione della corresponsabilità educativa, si cercherà la migliore formula per poter coniugare sport, divertimento e scuola.
L'itinerario didattico proposto
parte dalla considerazione e dal presupposto che il gioco della Pallamano è in
grado di offrire tutti quegli strumenti e quei mezzi di polivalenza e
multifattorialità che concorrono allo sviluppo corretto delle capacità motorie
in età giovanile; per programmare un intervento efficace bisogna partire dai
bisogni formativi e dai livelli dei bambini e pertanto una corretta
programmazione non può essere solo legata alla scansione temporale degli
argomenti da svolgere, ma deve invece proporre un itinerario didattico che
segua i principi guida fondamentali per un corretto sviluppo della personalità
e che pertanto tenga conto dell’interazione fra le diverse aree
motoria-affettiva-sociale-cognitiva.
La presente proposta didattica
intende quindi utilizzare il gioco della Pallamano come strumento atto a
favorire lo sviluppo delle capacità motorie di tutti i ragazzi, l’espressività
corporea, la polisportività e la polivalenza.
La nostra proposta non ha però la
pretesa di essere esaustiva nei confronti delle attività motorie e sportive
nelle scuole, bensì, si propone invece come “tappa di formazione”, come un
momento nel percorso di crescita e formazione del processo psico-somatico del
fanciullo, come elemento strumentale di un intervento di sviluppo integrato a più
ampio respiro e che veda coinvolte le forze e le progettualità di tutti i
soggetti educativi presenti sul territorio.
L’obiettivo del progetto è quello di creare
una stabile comunità sportiva scolastica, che concorra alla realizzazione di un
fine comune quale, il vivere lo sport in modo creativo e formativo. I giovani
saranno educati a considerare la pratica sportiva come mezzo per esprimere la
propria personalità, sia in campo che fuori, sia attraverso l’impegno ludico
sportivo che attraverso lo svolgimento di attività collaterali.
CONTESTO SPORTIVO PEDAGOGICO
L’obiettivo educativo della presente proposta non è
quello di cercare anzi tempo “campioni per la panchina”, né di esasperare
l’agonismo, ma di favorire e diffondere nella Scuola comportamenti leali e
costruttivi, stimolando in tutti i protagonisti la partecipazione attiva e
responsabile all’attività motoria.
Le esperienze maturate durante le nostre attività con
e per i ragazzi e ragazze hanno rafforzato in noi il convincimento che lo
sport, prima ancora di assumere una connotazione tecnica, riveste un ruolo
formativo nello sviluppo della persona e che, segnatamente la disciplina della
pallamano, contribuisce ad aiutarli al dialogo, con se stessi e con gli altri,
divenendo strumento di crescita ed auto-disciplina.
Questo gioco-sport, ha come caratteristica principale
lo sviluppo delle capacità coordinative grazie al gioco e valorizza la
motricità come elemento essenziale per lo sviluppo integrale della persona.
Questo progetto didattico mira certamente a fare
conoscere la pallamano e diffonderla, ma mira soprattutto a raggiungere nei
ragazzi che hanno aderito il livello di divertimento individuale e di gruppo,
nonché la padronanza dei propri movimenti nel processo di crescita.
OBIETTIVI
DIDATTICI
- Promuovere nei bambini l’attività motoria e la pratica sportiva;
- Fare dei bambini i principali soggetti partecipativi;
- Educare allo sport inteso come attività rivolta allo stare bene con se stessi e con gli altri (benessere psicofisico), nel rispetto di regole e valori (benessere morale);
- Aiutare lo sviluppo della personalità;
- Porre il bambino al centro del benessere psicofisico facendolo divertire e crescere in maniera ludica.
- Potenziare la capacità di comprensione;
- Sviluppare la conoscenza di sé e la capacità critica;
- Acquisire proficuamente i contenuti della disciplina.
OBIETTIVI
EDUCATIVI
- Scoprire, conoscere e gestire il corpo e le sue parti per poter agire esprimere e comunicare;
- Acquisizione e perfezionamento degli schemi motori di base;
- Miglioramento e affinamento delle capacità senso percettive;
- Acquisizione e perfezionamento delle capacità coordinative;
- Creare situazioni stimolo per favorire l’acquisizione di abilità di base;
- Stimolare le esperienze motorie più ampie con attività ludiche;
- Conoscenza del gioco della Pallamano;
- Miglioramento delle capacità relazionali-affettivo-sociali;
- Capacità di saper stare in campo;
- Acquisizione di corretti comportamenti nei vari aspetti ludici e di confronto con gli altri;
- Abitudine al movimento e sana alimentazione come stile di vita;
- Educazione al saper giocare con gli altri;
- Miglioramento delle capacità individuali di "fair play".
FASI
- METODICA
Il primo periodo (Ottobre/ Novembre) sarà dedicato all’acquisizione e
al miglioramento degli schemi motori di base (saper correre, saltare, lanciare,
afferrare), al miglioramento delle capacità relazionali ed affettive (saper
stare e giocare con gli altri) e il mezzo prevalentemente usato sarà il gioco
stesso che offrirà tutti gli spunti formativi necessari per la crescita
educativa del bambino;
Alla fine del primo periodo
(Dicembre) si cominceranno le prime partitelle, che saranno organizzate in modo
da non escludere nessuno all’interno della classe e si cercherà di valorizzare
gli elementi positivi di ciascuno e di smorzare aggressività ed agonismo
cercando di ricondurli in un alveo educativo e formativo, cercando di costruire
un clima fondato sul saper stare insieme.
I
bambini, a turno in alcune situazioni di gioco, rivestono il ruolo di “arbitro”
e che tutte si concludono con una discussione finale attorno all’educatore, al
fine di sviluppare concretamente uno spirito di valutazione e auto-valutazione.
Si cercherà di fornire, fin dalle
prime esperienze relazionali, un corretto approccio alla competizione e
all’agonismo per contribuire alla formazione di una sana cultura sportiva,
propedeutica per far affrontare ai bambini il Torneo Interclasse di Natale;
Nel secondo periodo (Gennaio/Marzo) si cercherà di continuare
nell’'approfondimento degli schemi motori attraverso una finalizzazione sempre
più mirata dei grandi giochi con la palla che da generici e variegati verranno
sempre più ricondotti al gioco della Pallamano;
Insegnamento
graduale, attraverso l’attività ludica, dei fondamentali tecnico-tattici di
mini-pallamano e pallamano che come detto, in quanto gioco di squadra, può
rappresentare un importante mezzo di positivo sviluppo relazionale e
comportamentale dei bambini.
Nel
terzo periodo (Aprile/Giugno) realizzazione
di giochi di mini-pallamano e pallamano, attraverso i quali si intende far
venire a contatto i bambini con una disciplina sportiva ancora poco conosciuta,
ma altamente spettacolare e come detto che si adatta molto ai valori sportivi
delle alunne e all’integrità sportiva fra i sessi.
Si arriverà al momento finale del
Trofeo o della Festa o che dir si voglia, ovvero il momento del gioco e del
confronto con gli altri senza drammatizzazioni agonistiche, ma viceversa con
l’intento di costruire e sperimentare un percorso che favorisca lo sviluppo del
vivere insieme e l’integrazione delle diversità.
In parallelo all’intervento
capillare sulle classi si promuoveranno, ove possibile, Centri Avviamento
Sportivi, all'interno della scuola stessa e in collaborazione con la nostra
società.
L'obiettivo è quello di
organizzare un campionato riservato proprio a questi Centri così che i piccoli
allievi possano partecipare ad una prima manifestazione sportiva tutelata negli
aspetti giocosi e nei valori educativi e protetta dagli influssi nefasti di un
precoce agonismo.
Il
progetto si concluderà con una Festa
dello Sport – Torneo Studentesco di HandBall fra le Classi coinvolte, con
una manifestazione sportiva finale fondata sui valori dello sport,
dell’amicizia, dell’agonismo genuino e del “Fair Play”.
Destinatari
Alunni della
scuola Primaria e Secondaria di primo grado così da permettere un continuo
sportivo scolastico per meglio riuscire a combattere l’eventuale dispersione
scolastica.
Risultati Attesi
Il progetto si
propone di rispondere alle esigenze di aggregazione e socializzazione dei
ragazzi, consentendo a tutti indipendentemente dal grado di abilità raggiunto,
la possibilità di fare un’esperienza sportiva, divertendosi, vivendo il
confronto agonistico in maniera serena ed equilibrata, accettando il risultato
finale, qualunque esso sia, conoscendo coetanei che vivono e provengono da
culture e modelli sportivi differenti.
Il progetto si
propone come obiettivi lo sviluppo delle capacità senso percettive, l’acquisizione
degli schemi motori di base, l’educazione delle capacità coordinative e
condizionali, la conoscenza e la pratica della pallamano.
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